«Ein yetlichs liecht reicht durch gerad linien so weyt sein streym lauffen. so aber ein undurchsichtiges ding fur das liecht wirt so stossen sich die streym daran ab, vnnd felt ein schatten so weyt die streym linien des liechtz verhalten werden.»
Every light radiates by means of straight lines, as far as its rays will reach. If an opaque surface is interposed, it will repel the rays of light and cast a shadow to the extent that the rays are held back.
Albrecht Dürer, Unterweisung der Messung.

Il progetto

Il progetto "Arte in Ombra" nasce dal desiderio di indagare sulla rappresentazione delle ombre nella pittura e su come i grandi maestri del passato hanno trattato l'argomento e con quali risultati. Spesso infatti si può notare, dalla fine del '300 (in cui erano presenti solo chiaroscuri volumetrici) in poi , come la raffigurazione delle ombre portate appaia superficiale, un mezzo per vincolare i personaggi allo sfondo, ma senza dei veri studi di prospettiva e volumetria (come in Bosch) o con delle supposte teorie sulla geometria delle ombre, ma che non sono esenti da errori (come in Dürer).
E' su questa tendenza molto diffusa che ci siamo soffermati, concentrandoci sulla pittura del '400-'500 e in particolare sulle opere di quattro artisti tra loro quasi contemporanei: Hyeronymus Bosch (1450 - 1516), Albrecht Dürer (1471 - 1528), Vittore Carpaccio (1460 - 1525) e Tintoretto (1518 - 1594), andando a raccogliere materiale in biblioteca, via web e visitando le esposizioni alle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
Abbiamo voluto quindi fare un esperimento, per capire come risulterebbero i loro quadri con le ombre "aggiustate", andando a ricostruirle con Adobe Photoshop, e montando infine gli elaborati finali in un videoclip.

In questo lavoro è possibile osservare quelli che sono i problemi in cui ci siamo imbattuti, fornendo una comparazione tra l'originale e il "corretto". I problemi in cui siamo incappati hanno soprattutto natura interpretativa delle intenzioni dell'autore per la locazione spaziale degli oggetti o dell'enfasi che vuol conferire ai personaggi: una riproduzione troppo fedele delle ombre può "nuocere" alla luminosità dei personaggi a cui si vuol dar importanza. Ci sono capitati casi in cui, per la natura del personaggio (soprattutto di carattere religioso), la rappresentazione delle ombre era diversa, probabilmente per distinguere tali figure da altre meno spirituali. Oppure, come nel caso di Bosch, il ricorso alle ombre è ancora infrequente o solamente accennato e allora è stato necessario aggiungerle in toto.

Adriana, Denis, Francisco

Il video

Bosch - Trittico del "Giardino delle Delizie", particolare del pannello di sinistra


Nel "Trittico delle Delizie" di Bosch sono presenti numerose approssimazioni nella distribuzione delle ombre: nel pannello di sinistra, su cui ci siamo soffermati, il pittore accenna delle ombre portate ai piedi delle figure, senza però considerare la direzione complessiva della luce (l'ombra portata degli alberi in secondo piano e l'ombra di adamo seguono direzioni diverse) e la proiezione delle ombre sulle altre figure e sul terreno (Dio dovrebbe proiettare la propria ombra sul corpo di Eva; il braccio di Adamo dovrebbe proiettare un'ombra sul corpo). In questo caso si è scelto di considerare la direzione della luce diagonale da sinistra a destra, adattando di consegueza tutte le principali ombre del dipinto. In primo piano, sono state rese più verosimili le ombre degli animali, così come sono stati schiariti i toni scuri nella boscaglia come suggerirebbero le condizioni di illuminazione generali.

Museo del Prado, Madrid

Bosch - Il Venditore Ambulante (o Il Figliol Prodigo)

Il questa opera Bosch dipinge una scena con aree molto scure, come ad esempio le finestre, le porte, l'albero accanto al venditore e l'area alle sue spalle.

Per facilitare lo studio e la chiara comprensione delle ombre ridisegnate, si è lavorato schiarendo queste zone, al fine di creare anche la sensazione di una maggiore profonditá. Su questa "nuova tela" sono state tracciate le ombre corrette.
È stata studiata poi la sagoma del personaggio principale per proiettarne l'ombra corrispondente, scegliendo, ad esempio, di considerare il bastone a contatto con il suolo. Nel dettaglio è possibile osservare l'effetto molto realistico sulla gamba.

Museo Boymas Van Beuningen, Rotterdam

Bosch - Il figliol prodigo (pannelli posteriori del "Trittico del Fieno")

Nei pannelli posteriori del "Trittico del fieno", Bosch presenta un'altra versione del figliol prodigo: anche in questo caso le ombre portate della scena non sono raffigurate dall'artista, così come le ombre proprie non sembrano compatibili con le condizioni di luce. Sono quindi state aggiunte le ombre portate di tutti i personaggi e gli oggetti della scena, non senza ricostruire le ombre proprie e i chiaroscuri, che, data la particolare luminosità dell'ambiente, sarebbero dovuti apparire più marcati. La posizione del bastone del viandante ha suscitato qualche perplessità, facendoci creare due versioni per la ricostruzione, a seconda che si consideri la punta del bastone anteriore o posteriore rispetto alla gamba del personaggio.

Museo del Prado, Madrid


Carpaccio - Il sogno di Sant' Orsola

In questo dipinto di Vittore Carpaccio, si può notare un'incongruenza nell'intensità e ampiezza dell'ombra portata dell'angelo: la scena è ritratta all'alba o al tramonto, come fa supporre la luce orizzontale che entra intensamente da porte e finestre, il che farebbe proiettare agli oggetti ombre allungate al suolo. Tuttavia, l'ombra dell'angelo che appare sulla soglia è troppo sottile rispetto alla grandezza della porta stessa, pertanto l'ombra portata risultante dovrebbe essere visibile anche sul muro opposto all'entrata e scurire così anche il personaggio di Sant'Orsola.

Gallerie dell'Accademia, Venezia


Carpaccio - Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna (particolare)

Nel particolare del dipinto "Arrivo Degli Ambasciatori" si presentano due tipi di stuazione: la prima è la presenza di ombre impossibili per alcuni dei personaggi e degli oggetti, mentre la seconda è la omissione completa delle ombre portate. Durante la correzione del dipinto sono state studiate la sagoma dei pesonaggi in primo e secondo piano, cosí come la direzione della luce, per creare la proiezione corretta. Si sono allora aggiunte delle ombre portate sul pavimento nella stessa direzione, si sono prolungate alcune delle ombre già esistenti e ne sono state incorporate altre.

Gallerie dell'Accademia, Venezia

Dürer - Cortile del castello di Innsbruck

In questo dipinto Dürer assegna una direzione alla luce dall'angolo in alto a destra verso quello in basso a sinistra. Ciò è verificabile esaminando le ombre proprie e portate degli edifici. Tuttavia, l'artista sembra essersi dimenticato del particolare architettonico in figura, il quale proietta al suolo un'ombra anomala rispetto alle condizioni generali di illuminazione. In questo caso si è provveduto semplicemente a rimuovere l'incongruenza.


Museo Albertina, Vienna

Dürer - Lot e le sue figlie

In "Lot e le sue figlie", sono state corrette alcune imprecisioni di Dürer sulle ombre portate e sulla direzione della luce, che in questo caso la si è interpretata come diagonale dall'angolo in basso a sinistra verso l'alto a destra. Per il personaggio di Lot, il pittore traccia un'ombra impossibile, infatti accenna solamente due chiazze scure vicino ai piedi, ma il resto del corpo non proietta alcuna ombra. Lo stesso dicasi per le ombre portate delle donne, che seguirebbero direzioni contrastanti. Si è quindi proceduto a correggerne direzione ed intensità, in modo da uniformarle tra loro.

Museum of Art, Toledo (Ohio)


Dürer - San Girolamo Nello Studio

In "San Girolamo Nello Studio" si sono esaminate le ombre proiettate, partendo da un'analisi degli elementi architettonici che compongono la stanza: tre finestre -una delle quale è nascosta nella composizione- creano le ombre proiettate sui due muri, da cui si è capito che Dürer ha dovuto "ignorare" la proiezione delle ombre sui muri per dare, ad esempio, enfasi al personaggio principale nell'opera, San Girolamo che, in realtà, si ritroverebbe in ombra (come si è quindi provveduto a rendere). Altri elementi come il tavolo, la sedia e il crocefisso, proiettano ombre impossibili. Inoltre, l'ombra del primo muro oscurerebbe alcune aree sul corpo degli animali, che prima erano illuminate.

Museo Albertina, Vienna

Tintoretto - Trafugamento del corpo di San Marco

Nel quadro di Tintoretto, si è lavorato sul profilo delle ombre (l'artista infatti le traccia in modo aprossimativo) e sul rapporto tra prospettiva e valori tonali che prevede colori più scuri in primo piano e che si schiariscono con la lontananza. Si è quindi provveduto ad uno studio dei possibili contorni d'ombra tracciati dalle figure al suolo e andando a ricostruirli, secondo le condizioni di luce della scena.

Gallerie dell'Accademia, Venezia